Osservando il paesaggio monastico nel suo legame con il fenomeno urbano, nella storia così come oggi, i saggi presenti in questo volume affrontano – sotto diverse angolature disciplinari – il tema della periferia, sottoponendolo ad un confronto, esplicito o implicito, con i principi che animano il monastero, inteso “come periferia” e “nella periferia”. Il monastero, infatti, è luogo di confine tra dimensione spirituale e impegno concreto nella costruzione del territorio e può essere quindi inteso esso stesso come periferia.
Nel corso della storia i monasteri scelgono di situarsi discosti dal centro della città, per essere limitrofi e appartati, ma in rapporto dialettico con essa e con il mondo, contribuendo così alla costruzione di paesaggi di periferia ricchi di valori. Allo stesso modo, oggi, i paesaggi delle periferie sono connotati dall’esigenza di costruire spazi “di comunità”, arricchiti di senso per le persone che vi abitavano e vi abitano.
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